A literary critic from São Paulo,

reflecting on Brazilian song

of the twentieth century,

said that the secret

of its popularity

was the substantial presence

of unexpected paradigms

in the lyrics.

The unusual juxtaposition,

surprising,

and sometimes even bizarre,

of two nouns, of two things

which never ought

to appear together,

like tumor and diamond,

petal and lead.

Each of these paradigms

could cause

a brief and benevolent

mental short-circuit.

So then I think of the new century,

the one of pre-emptive wars,

of the rogue state,

of bombs blasting

in the name of liberty.

Welcome to the kingdom

of unexpected paradigms!

Please make yourself at home,

ass and metaphysics,

nice and spread out

on these muddied, chaste sheets.

You can expect to receive rocks thrown

and masked frenzies,

and they will take from you

hypothalami and harpoons,

while supplies last

in the utter season of pain.

Poor Brazilian song,

poor Chico Buarque,

Gil,

Noel Rosa and Caetano,

Jobim,

João Gilberto.

Their winning

rhetorical strategy

has become

the daily dalliance

of the new sensibility.

But the game goes on.

The possible conspiracies

are infinite.

Let’s shuffle the words

one more time:

The strategy of the tumor

of well-fed Chico Buarque

has become

the lead harpoon

of chaste liberty.

The rogue nouns

of the short-circuited century

are unexpected stones,

are pure mental mud

disguised

as rhetorical diamonds.

I PARADIGMI IMPREVISTI

Un critico letterario di São Paulo,

ragionando sulla canzone brasiliana

del Ventesimo secolo

diceva che il segreto

del suo successo popolare

era la nutrita presenza

dei paradigmi imprevisti

nelle parole.

L’accostamento insolito,

sorprendente,

e a volte anche bizzarro

di due sostantivi, di due cose

che non dovrebbero mai

comparire insieme

come il tumore e il diamante,

il petalo e il piombo.

Ognuno di questi paradigmi

potrebbe causare

un breve e benevolo

cortocircuito mentale.

Allora penso al nuovo secolo,

quello delle guerre preventive,

dello stato canaglia,

delle bombe esplose

per la libertà.

Benvenuti nel regno

dei paradigmi imprevisti!

Accomodatevi pure,

culo e metafisica,

per favore, larghi

sulle caste lenzuola di fango.

Vi aspettano sassi

e febbri mascherati,

vi saranno sottratti

ipotalami e arpioni

fino all’esaurimento scorta

della pura stagione del dolore.

Povera canzone brasiliana,

poveri Chico Buarque,

Gil,

Noel Rosa e Caetano,

Jobim,

João Gilberto.

La loro strategia

retorica vincente

è diventata

il cane quotidiano

della nuova sensibilità.


Ma il gioco non si ferma.

Sono infinite

le cospirazioni possibili.

Rimescoliamo le parole

ancora una volta:

La strategia del tumore

del nutrito Chico Buarque

è diventata

l’arpione di piombo

della casta libertà.

I sostantivi canaglie

del secolo cortocircuito

sono sassi imprevisti,

sono puro fango mentale

mascherato

di diamanti retorici.

Translated by Don Stang and Helen Wickes
Artwork by Mia Funk